Doppio stallo, Napoli

w-napoletano

Doppio stallo / Weekend napoletano

Raffaella Barbato, Ermanno Cristini, Rossella Moratto con
Marisa Albanese, Afterall, Mathelda Balatresi, Susanna Janina Baumgartner, Bianco Valente, Veronica Bisesti, Peppe Buonanno, Francesca Capasso, Mary Cinque, Franco Cipriano, Matteo Cremonesi, Curandi-Katz, Ronny Faber Dahl, Oppy De Bernardo e Aldo Mozzini, Gerardo di Fiore, Antonio della Guardia, Umberto di Marino e Maria di Niola, Gabriele Di Matteo, Adelaide di Nunzio, Luigi Grassi, Silvia Hell, Rosaria Iazzetta, Antonio Maiorino, Maria Giovanna Mancini, Salvatore Manzi, MaraM, Roberto Marchese, Rosaria Matarese, Domenico Mennillo, Carlo Miele, Moio e Sivelli, Giancarlo Norese, Gloria Pastore, Massimo Pastore, Pier Paolo Patti, Chiara Pergola, Cesare Pietroiusti, Paolo Puddu, Rosy Rox, Roxy in The Box, Antonella Raio, Alessandro Rolandi, Marco Rossetti, Pasquale Ruocco, Vincenzo Rusciano, Antonio Serrapica, Antonello Scotti, Rose Sélavy, Stefano Taccone, Eugenio Tibaldi, Antonello Tolve, Salvatore Vitagliano, Ciro Vitale, Marco Zezza

Galleria PrimoPiano, via Foria 118, Napoli
17 novembre / 3 dicembre 2016
vernissage: 17 novembre 2016  ore 18.00-21.30
happening con intervento degli artisti: 17/18/19 novembre 2016, ore 18.00-21.00

“Scriveva Walter Benjamin nei Passages: «Non bisogna far passare il tempo, ma anzi invitarlo a fermarsi presso di noi». È con questo spirito che Duchamp indica nel respirare, in opposizione al lavorare, l’essenza dell’attività creativa. Il fare artistico sta entro un ritardo e dunque si qualifica per una sottrazione: ciò che manca è il principio di economia e la dimensione utilitaria, al punto che esso si configura come uno sperpero. Così entro un’operosità reiterata senza fine si consuma una inoperosità, o più precisamente un’applicazione inoperosa, che è la sua vera cifra […]” (Ermanno Cristini) Su questa premessa si innesta il progetto itinerante “Doppio stallo”, in cui una serie di artisti, studiosi, galleristi e cultori dell’arte sono invitati di volta in volta a interrogarsi sul tema dell’ozio e dell’improduttività in un’ottica socio/antropologica e storico/esistenziale.

Primo nucleo riflessivo del progetto è il dialogo epistolare tra Ermanno Cristini (artista e ideatore del progetto) e Rossella Moratto (curatrice); una sorta di partita a scacchi fatta di testi, citazioni e immagini – in riferimento all’ozio e al più grande oziatore dell’arte contemporanea Marcel Duchamp –, sviluppatosi entro il tempo dilatato e sospeso del “doppio stallo” (posizione puramente teorica, ipotizzata nel gioco degli scacchi, ma mai verificatasi) che si ascrive a metafora temporale dell’ozio, rinviando ad una sorta di immobilità ideale entro la quale il gioco – così come l’ozio – si incaglia sottraendosi al suo “dovere istituzionale”.

Nella tappa napoletana, affidata alla curatela di Raffaella Barbato, il progetto – accolto dalla Galleria PrimoPiano di Antonio Maiorino e Massimo Pastore –  è stato ragionato e sviluppato come una sorta di installazione/processo aperto, un laboratorio collettivo in divenire; dove gli invitati potranno inscrivere le proprie meditazioni sull’ozio su un corpus centrale – costituito dalla riproduzione delle conversazioni Cristini/Moratto e da una scelta delle opere dei protagonisti delle tappe precedenti –, innestando attraverso questo dialogo trasversale una accelerazione nello status di immobilità soggiacente il “doppio stallo” e contribuendo alla creazione di una mappa relazionale in evoluzione. Lo spazio espositivo verrà letto come una sorta di scacchiera in cui ogni partecipante potrà operare la propria “mossa” – installando, spostando e disinstallando il proprio lavoro – generando attraverso continui cortocircuiti un’interrogazione dell’interrogazione.

Il progetto ha avuto una prima tappa nella mostra milanese Doppio stallo presso la Nowhere Gallery nel mese di marzo; si è poi sviluppato al Progr di Berna con la residenza Abitare un ritardo, Wohnen in einer Verspätung, di Ermanno Cristini e Giancarlo Norese con una serie di giornate di studio dedicate alla valorizzazione dell’ozio creativo; ha trovato continuità nella lecture di Ermanno Cristini, voce Jutta Trautmann, dal titolo Testo polifonico viaggiante con ritardo per una voce e tre leggii al Cabaret Voltaire di Zurigo, nel mese di aprile entro il programma Obsession Dada, a cura di Una Szeemann e Adrian Notz; ha avuto un ulteriore sviluppo a fine ottobre nell’evento Hotello & Dada Soirée all’Art House Galerie Sandra Marti a Thun.