Cross Over, Chiasso

Cross Over – Sconfinamenti performativi
da venerdì 26 febbraio sino a domenica 28 febbraio 1999
dalle ore 16 alle 24
Cinema Teatro Comunale
Chiasso, Svizzera

a cura di Arte a Parte e Antonio d’Avossa

Dal momento del suo apparire sulla scena artistica internazionale (all’inizio degli anni settanta) il termine performance art si è immediatamente presentato come straordinariamente aperto. Dagli inizi degli anni settanta in poi il termine ha indicato tutte quelle pratiche artistiche che utilizzavano in vari modi la musica, la danza, la poesia, il teatro e il video attraversando cosÏ la Body Art, gli Happening o le Azioni.

Ripresa nei più recenti anni da molti giovani artisti oggi la performance si colloca all’incrocio di tutti i mezzi artistici non ultimo il corpo stesso. Nel riassumere un ruolo centrale l’azione di molti giovani artisti è luogo di riflessione sul sistema dell’arte, assumendo carattere concettuale, o sul sistema dei mezzi di comunicazione di massa.

L’uso sempre più massiccio di questi mezzi, la loro inadeguatezza alle grandi problematiche sociali hanno fatto assumere alla nuova performance un ruolo meno marginale e non più riservato ai soli addetti. Inoltre il linguaggio e la grammatica di questa nuova performance è costituito secondo modalità estremamente diversificate. Non solo dalla performance storica ma soprattutto per una sorta di scenografia che si costruisce non piu intorno al solo corpo dell’artista o dell’attore/attrice ma sempre piu intorno alla presenza di oggetti, materiali tecnici e sonori, immagini, proiezioni video, fotografie, che inaugurano nuove possibilità per la rigenerazione di questi modelli espressivi.

E da questo punto di vista la rassegna CROSS OVER viene a situarsi in una nuova zona mediana dove gli sconfinamenti verso altri modelli e zone sono del tutto naturali e continui. La performance nel lavoro di questi giovani artisti non è dunque un modello dogmatico di comunicazione univoca con il pubblico è piuttosto uno dei moduli espressivi tra gli altri, perché per le nuove generazioni di artisti non è piu dominante l’attenzione alla formalizzazione quanto l’indifferenza delle forme alla realtà e per conseguenza all’arte e a tutti i suoi strumenti. Del resto, l’utilizzo da parte di questi artisti del suono, della fotografia, del video, del disegno, della pittura, dell’installazione e di oggetti prelevati da contesti altri viene spesso accompagnato daun uso del corpo (proprio o altrui) che pone sullo stesso piano la performance e tutte le altre tecniche espressive in una sorta di pacifica convivenza.
Per questa ragione si è resa necessaria una riflessione sulla diversità espressiva di queste pratiche, che tuttavia mantengono la costante dell’uso progettato dell’azione stessa.

Gli artisti invitati appartengono tutti alle ultime generazioni e provengono in, prevalenza, dall’area milanese e ticinese con al loro attivo presenze nazionali o internazionali.
Inoltre una rassegna video documentaria sarà presentata dall’archivio CareOf ViaFarini e Nicola Frangione all’interno degli spazi del Teatro.

Lo stesso uso dello spazio del Teatro non sarà limitato al tradizionale palcoscenico ma si diffonderà (secondo uno sconfinamento anche spaziale ) lungo e contemporaneamente in tutti gli spazi dell’edificio: dall’ingresso al foyer, dal bar alle toilettes, dalle platee ai camerini, rendendo l’intero contenitore-energetico di possibilità performative oltre i limiti definiti dall’ordine della visione di uno spettacolo e rendendo tutto (gesti e comportamenti in primo luogo) ciò che accade in quelle ore e in quei luoghi, estremo momento di riflessione sui confini ancora attivi tra le finzioni dell’arte e le verità del reale.

Per l’occasione sarà edito un video che riporterà i frammenti di ogni azione avvenuta nel corso della rassegna accompagnato dai commenti di alcuni teorici.
Un sito Internet dedicato alla rassegna ne permetterà una piu ampia diffusione quale prolungamento virtuale di questa esperienza fornendo i mezzi per una successiva riflessione.
La manifestazione si svolgerà lungo l’arco di due giornate 26 e 27 febbraio 1999 dalle ore 18 alle 24. Tutte le azioni si svolgeranno all’interno del Cinema Teatro Chiasso.
La serata di sabato 27 febbraio scivolerà in un After Show Muzic Party con la performance di alcuni Dj.

Lista artisti invitati
Archivio Umano, Francesco Arena, Arte a Parte, Atto, Yvonne Austen, Luca Barzaghi, Romano Bertuzzo, Alice Bonfanti, Daniele Bossi, Alexander Brener, Brigata ES, Carlo Buzzi, Stefano Cassetti, Alessandro Ceresoli, Gianluca Codeghini, Pier Paolo Coro, Cristina Show, Roberto Cuoghi, Carlo Dell’Acqua, Al Fadhil el Ukrufi, Filippo Falaguasta, Emilio Fantin, Barbara Fässler, Valentina Favi, Ferrario Freres, Flex & Jasper, Roberta Fiorentini, Fabrice Gigy, Horatio Goni, Gruppo Argilla, Stalker, Gunther Solo, Marianne Heier, Dorothea Hunziker, I nipotini del Lombroso, I Santini Del Prete, Norma Jeane, Marco Karasu, Karin Jost, Lady Muk, Guido Leccardi, Alessandra Elena Maioletti, Michele Mariano, Katarzyna Matoga, Ferdinando Mazzitelli, Ottonella Mocellin, Johannes Dario Molinari, Sukran Moral, Gianni Motti, Nessuno, Giancarlo Norese, Federico Pagliarini, Leonarda Pagnamenta, Riccardo Paracchini, Elisa Pavan, Nicola Pellegrini, Francesca Perillo, Premiata Ditta, Riccardo Previdi, Irene Prinzivalli, Luca Quartana, Giovanna Ricotta, Luca Scarabelli, Susanna Scarpa, Uwe Schwarzer, Massimiliano Serra, Antonio Spanedda, Noah Stolz, Sidney Stucki, Surace, Federico Tanzi Mira, Bert Theis, Alessandra Tortarolo, Patrik Tuttofuoco, Lee Uk-Sun, Marco Vaglieri, Cesare Viel, Luca Vitone, Silvio Wolf, Sisley Xhafa, Qi-Kai Zhang.

My performance here:

Cross Over (Chiasso, 1999).
Sound out of synchro, as it was recovered from a VHS tape in 2013.